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QUOTE (theone91 @ 8/8/2013, 12:12) Alexo, credo che tu non abbia capito assolutamente nulla dei miei post, arroccato come sei sulle tue convinzioni assai idealizzate e sulle tue banali argomentazioni. Qui non si tratta di una semplice divergenza d'opinioni, che è la base di ogni confronto dialettico, bensì di non riuscire a comprendere, quando non travisare totalmente, quanto afferma il proprio interlocutore... facile parlare di "abuso di termini aulici", quando poi non si è in grado di capire nemmeno il senso di un singola, semplice argomentazione. Questo è ciò che traspare dalle tue risposte. Il che mi dispiace, perché solitamente leggo con attenzione quanto tu scrivi nei vari topic.
Chiunque abbia la bontà di leggere con un minimo di attenzione ciò che ho affermato nei miei precedenti post comprenderà quanto le tue interpretazioni siano fuori luogo e fuorvianti. Né ho tempo e pazienza per spiegarti in maniera elementare quanto ritengo già sufficientemente chiaro (tant'è che altre persone hanno ben capito quanto intendevo affermare, al di là della propria sacrosanta e legittima opinione in merito).
A un certo punto bisogna smettere di spiegare a chi non è in grado di comprendere, o, peggio ancora, non vuole comprendere poiché assolutamente incapace di porre in discussione le proprie convinzioni, neanche troppo fondate da un punto di vista storico. E a giudicare dalle tue risposte, credo sia proprio il tuo caso. Argomento chiuso. Tornando seri per un attimo (anche se la supercazzola ha uno spessore deciamente superiore rispetto alle tue argomentazioni) questo dibattito e' molto interessante. Cosa spinge la mente umana a parteggiare per il carnefice e non per la vittima? Cosa spinge una persona a definire la follia di un dittatore "sincero amore per il proprio popolo"? E come puo' definire un regime "un cambiamento risoluto ma non-traumatico"? Mi sa che in fatto di supercazzole batti tutti, anche il mitico conte Mascetti.
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