CITAZIONE
Gold - Ryan Adams
Durante il primo ascolto, mentre scorrevano le canzoni era come se prendesse forma il disco che avrebbe voluto comporre un ipotetico Io-musicista.
Idlewild South - The Allman Brothers Band
Una delle migliori band di tutti i tempi. Non amo alla follia i chitarristi elettrici ma Duane Allman è un musicista che ascolterei ore e ore, ogni giorno, per l'eternità. (Per me) solo Jimi Hendrix può batterlo. Questo disco in realtà si spartisce la scena con altri due dischi della stessa band (Eat the Peach e Live at Fillmore)
The Last Waltz -The Band
Questo album mi ha fatto scattare, oltre che l'amore per questo gruppo, una sorta di irrefrenabile curiosità e necessità di avvicinarmi progressivamente a una serie di altri artisti ospiti in questo fenomenale concerto (Bob Dylan, Neil Young, Emmylou Harris, Joni Mitchell, Van Morrison, Dr. John, Muddy Water...). E' stato come il parto che ha dato origine a gran parte della musica che amo ora.
Pet Sounds - The Beach Boys
Queste armonie sono uniche, geniali, di un altro mondo. Con i Beach Boys in sottofondo, anche nella loro versione intima come questa, il mondo sembra sempre bello... (poi il disco purtroppo finisce).
Grace - Jeff Buckley
Sarebbe "solo" un capolavoro se scritto venti anni prima, datato 1994 è di più, è un miracolo. Tra intimismo e una sorta di dimensione spirituale mi lascia in stato di shock e prolungato silenzio dopo ogni singolo ascolto.
At Folsom Prison - Johnny Cash
Cash, a dir il vero, l'ho cominciato ad apprezzare dopo la visione del film Walk the Line, cioè dopo averne conosciuto la vita. Quel batter di mani e di piedi dei carcerati, quelle urla, che si incrociano alla profonda voce di Cash mettono i brividi.
August and Everything After - Counting Crows
Quando, diciottenne, ho ascoltato in macchina di un amico questo disco, bellissimo, ho provato prima stupore, e poi gioia, perché era contemporaneo ma al tempo stesso diverso dalla musica contemporanea che trasmettevano le radio in Italia. Non sapevo cosa fosse produrre un disco, o cosa facesse un produttore, ma mi ricordo che chiesi al mio amico "ma perché The One di Elton non suona così?" e lui mi guardò assai stranito. Anni dopo, centinaia di ascolti più tardi, riprendo in mano il cd, ormai più consapevolmente, e leggo una scritta sul retro: "produced by T-Bone Burnett". Inizia un altro entusiasmante viaggio.
Blood on the Tracks - Bob Dylan
Non c'è un album di Dylan per me imprescindibile, che sia costantemente oggetto di ripetuti ascolti. E' Dylan a essere imprescindibile. Metto Blood on the Tracks perché è quello a cui ritorno più spesso ed è quello che ritengo essere il suo picco. A pari merito, come "fissa" personale ci sarebbe il recente Modern Times...
The Gilded Palace of Sin - The Flying Burrito Brothers
Gram Parsons per me è un fenomeno che ha avuto una influenza difficilmente quantificabile sulla musica americana (e sul mio accesso ad essa). Ero indeciso su quale suo disco inserire ma poi sono andato su quello che ascolto con più costanza (le alternative: Sweetheart of the Rodeo dei Byrds e Grievous Angel da solista).
What's Goin' On - Marvin Gaye
Droga, povertà e guerra del Vietnam... un soul sanguigno, vero, istintivo. Nel genere, il mio disco preferito (pur in accoppiata con Sam Cooke a cui spetterebbe, a onor del vero, il merito di averle inventate certe sonorità).
Red Dirt Girl - Emmylou Harris
Il suo album che amo di più e che ascolto più spesso è "Quarter Moon in a Ten Cent Town" ma quando ho sentito Emmylou cantare Red Dirt Girl è scattata la scintilla. Credo di aver provato raramente, per una canzone, un brivido così. Emozionante anche il resto dell'album.
Madman Across the Water - Elton John
Elton l'ho scoperto con Reg Strikes Back ma è con questo disco che l'ho mitizzato. Tumbleweed diventerà invece il suo "disco perfetto", quello che riuscirò a comprendere fino in fondo solo maturando.
Anthology - Janis Joplin
Furore e tenerezza, rabbia e malinconia... la più grande voce blues femminile. Non facile da ascoltare, ma imprescindibile quando cerco emozioni forti.
Tapestry - Carole King
Uno dei miei dischi preferiti in assoluto, ascoltato allo sfinimento, in silenzio, consumato.
Blue - Joni Mitchell
Disco anche questo difficile, ma a cui non posso fare a meno: Joni non è mai suonata così vera e così priva di difese.
Folk Singer - Muddy Waters
Fantastico Muddy in versione folk/blues "unplugged" (precursore anche in questo).
Leon Russell & the Shelter People - Leon Russell
Il nome Leon Russell è emerso, per me, grazie a lavori incredibili come The Concert for Bangladesh, i dischi di Delaney & Bonnie e lo splendido John Cocker "americano" di Mad Dogs & The Englishman. La curiosità mi ha spinto verso i suoi dischi solisti e in particolare verso questo disco (che ha poco da invidiare al miglior Elton del 1970-1971). L'annuncio della collaborazione con Elton è stata quindi per me una splendida sorpresa.
Hard Travelling-Pete Seeger
Con Woody Guthrie è stato essenziale per condurmi per mano nelle pieghe della musica folk di protesta americana.
Live in Central Park - Simon & Garfunkel
Mi hanno dato una cassetta registrata di questo mitico concerto e di Born to Run di Springsteen. Dal primo ascolto, avvenuto in una notte piovosa a Cannes, poco più che diciottenne, è diventato uno dei mie "dischi perfetti".
Dusty in Memphis - Dusty Springfield
Altra voce che mi ha sempre affascinato in modo incredibile. Immersa poi, per questo disco, dall'Inghilterra nel profondo sud statunitense raggiunge una dimensione soul straordinaria.
Born to Run - Bruce Springsteen
Vale il riferimento temporale fatto per Simon & Garfunkel. E' stato un vero shock per me che idealizzavo la musica americana come puramente acustica sentire un rock così mostruosamente vigoroso. Bruce da allora non l'ho più abbandonato.
Sweet Baby James - James Taylor
James Taylor non mi è mai piaciuto particolarmente fino a quando l'ho visto live in versione acustica. Ma avevo probabilmente ascoltato i dischi sbagliati perché quando è scattato il "play" di Sweet Baby Jane me ne sono innamorato all'istante.
Astral Weeks - Van Morrison
Con Van sono partito da una compilation e mi è piaciuto subito. Poi un concerto e anche lì grandi sensazioni. Poi è stato il turno di Astral Weeks... ed è stato il trionfo.
Closing Time - Tom Waits
Il mio disco notturno per eccellenza, da ascoltare dalla mezzanotte in poi. Quella voce così roca e quel pianoforte...
40 Greatest Hits - Hank Williams
Se voglio socchiudere gli occhi e "vedere" un'America che non c'è più non posso non far suonare Jimmie Rodgers o Hank Williams: leggenda. Ascoltarsi questi 40 brani di fila e poi uscire di casa e vedere il mondo contemporaneo fa venire i brividi.
Harvest - Neil Young
Storia lunga e tormentata quella con Nei Young. L'ho cercato e inseguito a lungo e non mi ha mai stregato... Poi è arrivato (nel senso che l'ho comprato) Harvest e tutto è cambiato.
Ritrovata la BIBBIA. Max non ti fischiano mai le orecchie, ogni volta che mi dedico ad un po'' di musica di rammento sempre.