Ho ascoltato tutti i brani. Non è un album, ma quasi nemmeno una playlist, perchè persino le playlist ben edite hanno un loro sottile filo logico. Qua sembra un po' quando si gira da un canale radio all'altro alla ricerca di qualcosa di piacevole senza in fondo mai trovarlo, se non per un breve lampo.
Cold Heart alla fine è un prodotto commerciale ottimamente studiato e riuscito. È il meno creativo dei remix/mashup dei PNAU, probabilmente deprime un mostro sacro come Rocket Man e a livello lirico mette insieme parti tra loro disconnesse, ma riesce a unire tutti i puntini necessari per ottenere una hit, compreso il traino di popolarità e sensualità, anche vocale, di Dua Lipa.
I brani nuovi scritti da altri e in cui Elton collabora risultano tutti piuttosto insipidi. Learn to Fly sembra provenire da un computer anche se riesce a trasmettere una qualche piacevole leggerezza. Chosen Family è uno dei pezzi più banali (anche a livello di testo, nonostante il tema) della Sawayama che, al contrario, ha nel suo repertorio brani più accattivanti (vedi "Bad Friend", un pezzo che credo Madonna vorrebbe tanto aver scritto). The Pink Phantom è interessante grazie al suo incedere pianistico minimalista e "sparso". Trascurabili, da un lato It's A Sin, di cui non si sentiva proprio il bisogno, e Beauty in the Bones, quest'ultima sia per il partner scelto che per il brano in sé; dall'altro Nothing Else Matters e One of Me (uno dei pezzi meno interessanti dell'album "Montero" di Lil Nas X ) per una presenza di Elton tanto marginale da apparire superflua.
Venendo alla parte dell'ascolto che aspettavo di più, cioè i nuovi pezzi scritti da Elton e prodotti da Watt, non vi è nulla di memorabile, solo frammenti luminosi che non trovano mai una loro completa realizzazione (come spesso gli accade da WCN in poi). Ciò soprattutto in Simple Things, un bel country "alla Elton" ben prodotto (eccetto forse i cori), che scorre davvero piacevole fino al "rewaaard" scandito più volte, dove la melodia inciampa e da lì arranca stanca per tutto il ritornello (un po' quello che succedeva a Tambourine) e in Stolen Car dove le splendide transizioni strumentali, che rimandano addirittura ai brani e ai suoni di Madman, non sono pareggiate e supportate dalle strofe e, ancor più, da un ritornello completamente disconnesso dal resto a livello melodico e produttivo. E-Ticket è un rock "adulto" alla Elton (tra Pain e They Call Her the Cat) che si lascia ascoltare, pur con un probabile eccesso di strumentazione. Il pezzo migliore del gruppo si rivela quindi Finish Line la quale, senza essere un capolavoro, "funziona" in tutti i suoi elementi e scorre fluida dall'intro di pianoforte fino al coro gospel finale.
Le uniche vere sperimentazioni arrivano con l'elettronica Orbit che, a mio avviso, è un'enorme occasione sprecata (sentirsi "Warm", proprio di SG Lewis, per fantasticare su come avrebbe potuto essere pianistica, notturna e sofisticata, questa collaborazione) e con Always Love You, unico pezzo davvero riuscito nel suo essere contemporaneo: ritornello forse banale ma di impatto (piano e voce) immediato, presenza di due artisti hip hop di punta e produzione che riesce a creare un distacco netto, ma funzionale, tra i due volti del brano.
La chiusura è dedicata a I'm Not Going to Miss You, brano semplice ma bellissimo oltre che speciale per il suo contenuto emotivo. Tutto viene lasciato come inciso a suo tempo dai componenti della Wrecking Crew e con la sola aggiunta della parte vocale di Elton nella seconda strofa, intervento che però, a mio parere, aggiunge teatralità sottraendo reale sofferenza.
Un album modesto, nel suo complesso, forse un "divertimento" che Elton ha il diritto di concedersi ma che avrebbe avuto maggior senso radicalizzando le sperimentazioni e investendo nella qualità delle collaborazioni (Lana del Rey, Rag'n'Bone Man, Celeste... al posto di alcune modeste presenze). Avrebbe anche avuto forse più funzionalità ad uscire dopo due album di peso come The Union e The Diving Board, piuttosto che come successore di Wonderful Crazy Night: così rimane un sapore amaro di decadenza e la sensazione che la "linea nella sabbia" tracciata nel 2001 sia ormai poco visibile.
Edited by deacon Lee - 22/10/2021, 14:14
|