Bad Side Of The Moon - Elton John Forum

Nuovo album piano, basso e batteria prodotto da T Bone Burnett !!!, Registrazioni gennaio 2012

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view post Posted on 17/9/2013, 20:38     +1   +1   -1
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ciao Reggie!!! che bello rileggerti!! più ascolto questo album più l'adoro...ieri volevo scrivere un commento all'album ma mi sono frenata , temevo troppo entusiasmo...aspetto ancora un po'
 
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reggie_80
view post Posted on 17/9/2013, 20:55     +1   -1




Sono contento che anche tu abbia la mia stessa impressione... più aspetti e più crescerà l'entusiasmo ;) Qui si conciliano perfettamente eleganza ed essenzialità, leggerezza e profondità, è davvero un piacere ascoltarlo, non solo per le orecchie ma anche per l'anima.
 
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view post Posted on 17/9/2013, 21:33     +1   +1   -1
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view post Posted on 18/9/2013, 07:35     +1   -1
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Bello spezzone di intervista a Bernie (ma nella superdeluxe mi pare proprio non ci sia la parte rimanente della stessa intervista):

http://music.yahoo.com/blogs/stop-the-pres...-164525196.html
 
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view post Posted on 18/9/2013, 09:05     +1   -1
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Riascolto oggi dopo 24 h di stop...eccezionale..My Quicksand sale, bella fusione di linea melodica alla I cry At night e arrangiamento jazzato alla Idol...Dream 1 e 3 molto belli!!! TDB canzone raffinatissima!!! Take this dirty water è stupenda , passaggi stra eltoniani!!!! I can't stay gran country suonato come si deve...un grazie infinito a Burnett che è entrato alla grande sotto la pelle di Elton!!!! Sulle altre canzoni mi ero già espressa!!!
Scusate la sinteticità ma sono in ritardo!!!

X Reggie: ci troviamo sulla stessa linea!!!! Come spesso accade!!
 
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Mhatters
view post Posted on 18/9/2013, 10:12     +1   -1




CITAZIONE (deacon Lee @ 17/9/2013, 22:33) 

Dovrebbero passarlo in tv.
 
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the bridge
view post Posted on 18/9/2013, 10:17     +1   -1




Dopo diversi ascolti non posso che confermare l'entusiasmo; anzi, alcuni pezzi che mi parevano sottotono tendono ad acquistarne... davvero un ottimo lavoro: il tempo ci dirà il grado di "longevità" dell'album. Per adesso siamo a livelli quasi siderali... almeno per l'Elton dagli anni 80 ad oggi. Concordo con chi ritiene questo album molto simile, sotto molti aspetti, a Peachtree Road. La differenza? L'abisso di qualità, freschezza, interpretazione, aspetti tecnici. Ciò che accomuna i due lavori è invece l'impianto strutturale generale, orientato verso le ballate. Straordinari gli inserti strumentali!
 
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mansfield
view post Posted on 18/9/2013, 11:12     +1   +1   -1




Peachtree road non regge il confronto secondo me. Aveva dei brani debolissimi in confronto a questa roccia che è TDB.
Freaks in love, All that I'm allowed, Too many tears, Answer in the sky, Can't keep this from you. Semplici brani, semplici ballate.
 
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bonzo59
view post Posted on 18/9/2013, 11:18     +1   -1




CITAZIONE (mansfield @ 18/9/2013, 12:12) 
Peachtree road non regge il confronto secondo me. Aveva dei brani debolissimi in confronto a questa roccia che è TDB.
Freaks in love, All that I'm allowed, Too many tears, Answer in the sky, Can't keep this from you. Semplici brani, semplici ballate.

Credo proprio che i riferimenti per questo disco debbano essere ben altri...e ben piu' nobili
Qui si viaggia in alto e si sale sempre di piu' dopo ogni ascolto
 
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mansfield
view post Posted on 18/9/2013, 11:52     +1   -1




si, l'idea di base di un disco gospel, soul, blues rimasta un progetto per Peachtree road (a causa della produzione) e sviluppata nel migliore dei modi in TDB
 
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theone91
view post Posted on 18/9/2013, 16:17     +1   -1




Dopo molti ascolti, esprimo la mia circa il nuovo disco.

Gran bel lavoro, di pregio e di classe. Solo un Grande Artista poteva pubblicare a 67 anni un album del genere, certo profondamente introspettivo oltreché maturo. La produzione, l'opera dei musicisti e il pianoforte eccelso costituiscono certamente il grande valore aggiunto, e devo convenire con chi lo ritiene un Peachtree Road più ispirato e raffinato. Le interpretazioni vocali, per quanto non sempre mi convincano del tutto (vedasi il cantato in certi tratti di Voyeur, troppo sforzato in confronto alla leggerezza della melodia), sono certamente di altissimo profilo e rivelano una rinnovata ispirazione. Di seguito i miei giudizi sulle singole canzoni.

OCEANS AWAY: Come da me ripetutamente affermato, costituisce forse il punto più alto del disco. Struggente nella sua semplicità, magnifica nel suo lento incedere, toccante e drammatica nei temi trattati. Forse la migliore esibizione canora dell'album, certamente molto sentita (vedasi il modo in cui Elton pronuncia "Orion"); ad essa fa da contraltare un pianoforte richiamante in ultima analisi le atmosfere di The Retreat (adoro il momento in cui, all'inizio della seconda strofa, i classici accordi lasciano il posto a fluttuanti, e ben più eteree, progressioni di note: quasi come se le correnti oceaniche si materializzassero di colpo sotto gli occhi degli increduli ascoltatori). Il testo di Bernie è un 10 assoluto. Voto: 9
OSCAR WILDE GETS OUT: Un brano meraviglioso. Efficace lo splendido riff pianistico e ben congegnata la melodia, con un ottimo bridge; anche in questo caso, trattasi di una delle interpretazioni vocali più sentite degli ultimi anni. Sempre eccelsa la produzione di T-Bone. Bernie mette su un testo di altissimo valore, pregno di immagini a tratti vagamente simil-esotiche ("Tobacco from Virginia"), a tratti sconcertanti nella propria crudezza dalle tinte mistiche ("Felt like the head of John the Baptist/in the arms of Salome"). Voto: 8,5
A TOWN CALLED JUBILEE: Sembra provenire direttamente dalle sessions di TC&TK, ma ciò non mi impedisce di apprezzarla appieno in questo contesto. Non è certamente un brano originale, ma costituisce una delle migliori incursioni nel gospel da parte dell'Elton odierno. Perfetto il lavoro delle coriste. Voto: 8
THE BALLAD OF BLIND TOM: Sono d'accordo con Beppe, quando mette in rilievo la grandezza di questa canzone. Una delle migliori del disco. Ritengo i giri armonici del piano, l'utilizzo dei cori, il cantato talmente pregevoli da perdonare ad Elton il fatto di non aver inserito uno sfrenato bridge pianistico tra il secondo e il terzo ritornello. Voto: 8,5
DREAM #1: Pur nella sua brevità, essenziale ai fini dell'intero lavoro. Apprezzo gli echi chopiniani di questa ripetitiva (ma efficace) reverie. Voto: 7
MY QUICKSAND: Devo rivalutarla in toto. Inizialmente mi sembrava prolissa e stantia, la tipica outtake da Billy Elliot o Lestat; è invece è una canzone amara, matura, persino ardita nel rischio (scongiurato) di cadere in certe leziosità. Merito di un bridge inaspettatamente coinvolgente, dalle citazioni colte e dai colori jazzati, ma anche della superba produzione di T-Bone (se penso a cosa avrebbe potuto combinare Chris Thomas...). La più lontana antenata del brano è certamente I Fall Apart. Voto: 7,5
CAN'T STAY ALONE TONIGHT: Ottima incursione (come al solito) nel country-pop, ricorda Turn the Lights Out When You Leave (melodicamente ancora più radicale). Si lascia ascoltare con molto piacere e, come notava Max, sarebbe stata certamente un ottimo singolo in USA. Le manca però un po' di grinta. Voto: 7,5
VOYEUR: Riconosco la validità della composizione, certamente atipica (come avevo scritto in precedenza, mi ricorda le cose migliori di The Big Picture). Anche la coda strumentale è inusitata. Quello che non mi convince del tutto è il cantato di Elton: generalmente superbo (nelle strofe), ma talvolta un po' sforzato e quasi grottesco (ad esempio, nella prima parte del primo ritornello). In linea di massima si tratta comunque di un'altra gemma (inferiore però alla analoga Mansfield). Voto: 8
HOME AGAIN: Espressi tempo fa il mio giudizio su questa canzone, classicamente eltoniana. Ad alcuni mesi di distanza, confermo le mie impressioni positive e il mio apprezzamento per una melodia, un testo, un bridge pianistico tanto nostalgici, coinvolgenti e ariosi. Il passaggio dal re minore della fine del ritornello al re maggiore del bridge è melodicamente bellissimo. Voto: 8
TAKE THIS DIRTY WATER: Mi aspettavo qualcosa di più, a dire il vero. Uno standard gospel, penetrante e ottimamente prodotto. Non spicca particolarmente, ma fa comunque una gran figura. La voce di Elton si tinge di scuro in perfetto accordo con le coriste. Voto: 7,5
DREAM #2: Anche questo "sogno" è essenziale per introdurre i passi malinconici di The New Fever Waltz. E' più variegato dell'altro; entrambi, comunque, mi ricordano gli stilemi compositivi delle grandi opere sinfoniche à la Blue Moves. Voto: 7,5
THE NEW FEVER WALTZ: Un buon brano, valorizzato da T-Bone e dallo splendido accordo tra il pianoforte e i violoncelli nelle parti strumentali. In mano a Chris Thomas, sarebbe uscito fuori un pesante obbrobrio. Voto: 7
MEXICAN VACATION (KIDS IN THE CANDLELIGHT): Che sorpresa, dopo averla ascoltata per la prima volta! Era dai tempi di The Wasteland che Elton non componeva un blues tanto grintoso! Radicale ed elettrizzante (anche se forse inferiore nel complesso ad Hey Ahab), ti incolla alla radio quando meno ti aspetti che Elton possa uscirsene con un brano del genere (in The Union avrebbe fatto un figurone). Un grande pezzo, nient'altro da aggiungere. Voto 8,5
DREAM #3: Il migliore dei tre strumentali. Sostituisce alle inquietudini delle precedenti sognate la nevroticità di un vero incubo! L'unico brano a schierare il tanto millantato trio piano-basso-batteria (in un tratto richiama espressamente la Sixty Years On di 11-17-70) mostra anche un piano energico e aggressivo... da quanti anni non lo ascoltavamo? Peccato per il minutaggio, il giudizio poteva lievitare parecchio. Voto: 8
THE DIVING BOARD: Chiude degnamente l'omonimo disco. Affascinante e suadente, sembra provenire da un antico grammofono (è proprio vero, Francesco!). Potrebbe far da sfondo alla New York degli anni Quaranta; difficile resisterle. Dallo spezzone me la immaginavo più in stile Amy Winehouse, ma ciò non toglie che rimanga comunque una bellissima canzone. Voto: 8
5th AVENUE: Anche in questo caso, espressi il mio giudizio un pò di tempo fa. Una bella canzone, odierna rivisitazione degli Eighties eltoniani (especially Burning Buildings), ornata di un testo molto evocativo (tanto quanto la parte strumentale dai sapori latini). Voto: 7,5
CANDLELIT BEDROOM: Devo ancora metabolizzarla al meglio. Ora come ora, non mi sembra una brutta canzone; concordo però con chi l'avrebbe trovata fuori contesto. In ogni caso, ancora un plauso a T-Bone. Voto: 7

Voto al disco: 8,5. Non so se sia effettivamente superiore a The Union, ma certamente si lascia ascoltare di più (anche nella maggiore intimità che lo pervade).
 
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view post Posted on 18/9/2013, 17:23     +2   +1   -1
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Pier, stavo per scriverlo...ci sento anche io I fall apart in My quicksand.
 
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view post Posted on 18/9/2013, 17:44     +2   +1   -1
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E difatti I fall Apart è un bel brano!! Ma voi non ci trovate anche tanto di I cry At night? Io si nella costruzione melodica
 
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view post Posted on 18/9/2013, 21:31     +1   -1
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Due spezzoni di intervista a Bernie (parla di Blind Tom e TDB)


http://music.yahoo.com/blogs/stop-the-pres...-164525196.html

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silvia80
view post Posted on 18/9/2013, 21:47     +1   -1




Stavo per postarlo anch'io....ma queste interviste per intero, vedranno mai la luce????
 
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