| Finalmente sono tornato nella mia casa romana. Cosa dire? E' stato sicuramente un bel concerto. Un gran bel concerto, per quanto a mio parere non così eccezionale (non ricordo performance peggiori a Nizza 2012 o a Padova-Lucca 2011); anzi, la prima parte dello show mi è sembrata sottotono rispetto alla seconda, principalmente per il fatto che Elton abbia forzato la voce a più riprese, arrivando persino a gracchiare o urlare in maniera fastidiosa (penso soprattutto a Bennie & the Jets, a tratti inascoltabile, ma anche a certi passaggi di All the Girls Love Alice, all'inizio di Rocket Man, al finale di I Guess o di Hey Ahab). Sarà che, gustandomelo dalla 27° fila, avrò percepito un minor grado di coinvolgimento rispetto alle prime posizioni, ma resto comunque dell'idea che aprire il concerto con dei pezzi veloci non dia modo ad Elton di riscaldare adeguatamente la voce, e infatti la performance è migliorata nettamente con l'esecuzione delle ballate (Candle in the Wind con Band, poi, è sempre meravigliosa). Devo anche ammettere di aver avvertito la mancanza dei 2Cellos e delle coriste in determinati brani in cui la loro presenza era imprescindibile, su tutti Levon ed Hey Ahab.
Ma i lati negativi si fermano qui. Non posso che confermare il fatto che il nostro Sir fosse davvero in forma, aveva sul serio una gran voglia di fare (ha persino effettuato una dedica "gratuita" ai suoi fans italiani, cosa assolutamente inedita!); soprattutto, ha dimostrato di non aver perso una piega dell'antica grandezza pianistica. La vera sorpresa della serata è stata proprio un'eccezionale brillantezza e lucidità delle esecuzioni al pianoforte, intinte ora nel jazz ora nel rythm'n'blues, ora nel rock'n'roll, ma mai come stavolta inattese ed esplosive, come mai avevo avuto modo di sperimentarle in 14 concerti dal vivo. La voce nelle ballate mi è sembrata assolutamente coinvolgente, calda ed emozionante, e dopo un adeguato riscaldamento ha potuto esprimersi al meglio per tutta la seconda parte del concerto (anche nel finale, come sempre entusiasmante). La Band ha sfoggiato delle buone esecuzioni (Funeral for a Friend, All the Girls, Believe e Burn Down sono state eseguite magistralmente), migliori rispetto a quelle nizzarde: Bissonette non mi ha colpito particolarmente, mentre Nigel mi è sembrato adeguato e Davey è riuscito a non fare danni; Mahon conferma la sua assoluta inutilità e Bullard, infine, riesce pure a essere dannoso. Il mood di Elton non mi è parso dei migliori all'inizio, poi è migliorato molto nel corso dello show. La scenografia, molto d'impatto (a tratti intimista, altre volte, pur se kitsch, così romanticamente autocelebrativa), ha impreziosito notevolmente la presentazione di alcuni brani (penso a Rocket Man, a GYBR, ad I'm Still Standing).
Highlights della serata: - Funeral for a Friend (ottima entrata) - All the Girls (grande brano, sempre e comunque) - Levon (inedita, e squisita, coda pianistica con glissandi che ha compensato la perdita dei violoncelli e delle coriste) - Believe (magnifica!) - Goodbye Yellow Brick Road (senza tempo, la migliore esecuzione live che io abbia mai ascoltato) - Burn Down the Mission (wooow! Molto meglio che a Verona!) - Le ballate in versione acustica o semi-acustica (The One, Your Song e il finale Disney) sono state rese splendidamente, al di là dei giudizi in merito alla qualità intrinseca dei brani. - Il finale (Bitch, Your Sister - molto carina! -, Standing, Saturday, Crocodile - e finalmente ho visto il pubblico ballare davvero! -)
Momenti più deboli/negativi: - Bennie & the Jets (per la voce e le tastiere di Bullard, il piano è stato perfetto) - Philadelphia Freedom (come Jacopo, non la sopporto più) - Hey Ahab (irriconoscibile, anche se apprezzo il fatto che sia ancora in scaletta) - Don't Let the Sun (così come è resa oggi, sempre più prolissa) - L'assenza di brani da The Diving Board
Il bilancio finale è certamente positivo. Ho cercato di essere il più obiettivo possibile, anche se non posso nascondere che sia ancora profondamente colpito ed emozionato: l'antica grandezza di Elton riesce ancora ad emergere, c'è poco da fare, e tutta la grinta di avant'ieri non ha fatto altro che rinfocolare emozioni mai sopite. Non vedo l'ora di rivederlo a Lucca il prossimo anno, stavolta in ottava fila! Ti aspetto vecchio mio!!!!
|