Bad Side Of The Moon - Elton John Forum

Recensione TDB

« Older   Newer »
  Share  
theone91
view post Posted on 22/4/2015, 13:46     +1   -1




Oggi rileggevo questa recensione su DeBaser:




Ormai ho la prova definitiva, a dispetto dei santi e dei benpensanti, gli anni sono stati gentili con Elton John, il Re del Pop vive e prospera, fortunatamente per tutti coloro che lo hanno amato ma soprattutto per coloro che, perdonandogli un'infinità di situazioni mediatiche da far rizzare i capelli ed un bel po' di prove artistiche mediocri, lo amano ancora. Si, nonostante tutto Elton John è ancora lui, potete chiamarlo un miracolo, se credete a queste cose, per me è semplicemente una conferma; quanto ci si appassiona veramente ad un artista, specialmente una figura così affascinante e complessa come quella di Sir Reginald Dwight, si scoprono molte cose interessanti, molti dettagli e sfaccettature che consentono di guardare ben oltre i luoghi comuni e l'immagine preimpostata data dai media. Elton John non ha mai fatto veramente parte dello star-system, pur facendone effettivamente parte, ebbene si, non si spiega altrimenti l'immagine caricaturale che molti gli associano, la sua ingenuità nel gestire un personaggio ingombrante. Elton John non è Sting, non è Bono Vox, non è Mick Jagger nè Keith Richards, per fortuna, lo showbiz può essersi preso il suo personaggio pubblico, spesso si è preso anche la sua musica, ma alla fine Elton è riuscito a riemergere da vero vincitore, un vincitore che ha ritrovato il suo tesoro più prezioso, la sua arte.

Dopo il meraviglioso "The Captain And The Kid", un album che per i messaggi e le retrospettive in esso contenute poteva benissimo essere interpretato come un addio, dopo l'affascinante esperienza di "The Union", nata quasi per caso, in EJ si riaccende la fiamma, sente che può ancora dare qualcosa, e nasce così "The Diving Board". Elton e il suo piano, i testi di Bernie Taupin, qualche atmosfera "americaneggiante" retaggio di "The Union", semplicità, spessore e buon gusto, ed una voce che suona ancora meravigliosa; dolce, calda, espressiva, con quel timbro che si riconosce tra mille. Dietro a quell'apparenza imbellettata, dietro a quegli occhialini rotondi e fumeè ci sono ancora due occhi che brillano, c'è un Artista vero, c'è un bellissimo disco. Canzoni piano e voce, la più classica delle combinazioni, meno elaborato di "The Captain And The Kid" ma perfettamente equilibrato, perfetto, ispirato dall'esperienza. "The Diving Board" è semplicemente perfetto, molto più interessante, avvincente e riuscito del mediocre e sopravalutato "Peachtree Road", con cui tuttavia condivide la musicalità, mostrando livelli assai più alti di pathos e di carisma. Elton John non deve dimostrare niente a nessuno, gli basta essere sé stesso per essere meraviglioso, per dare vita a canzoni che nel loro insieme trasmettono una sensazione di grande tranquillità, un senso di confortante appagamento e soddisfazione, appena velato da un po' di malinconia. Il tutto attraversando momenti più leggeri ed altri un po' più sofferti, con un pizzico di gospel, soul, e R'n'B, questi sono gli ingredienti per un album elegantissimo e studiato alla perfezione, coerente nelle atmosfere e nella musicalità in cui spiccano parecchi istant classics, canzoni che non sono nulla di diverso da quanto già sentito in passato, ma che dimostrano una saggezza che difficilmente si riesce ad associare tra le migliori qualità di EJ. La serenità crepuscolare della classicissima "Oceans Away", la schietta vivacità di "Take This Dirty Water", cori gospel e fraseggi di chitarra elettrica in una melodia forte, bella e spavalda come "A Town Called Jubilee", l'inquietudine ed il respiro epicheggiante di episodi come "The Ballad Of Blind Tom" e "Oscar Wilde Gets Out", grandi esempi di storytelling firmato Bernie Taupin, ed ovviamente l'immutato fascino delle sue inimitabili ballads, "The New Fever Waltz", "Home Again" e "My Quicksand".

Ebbene si, piaccia o non piaccia, Elton John è sempre il numero uno, lo dice la storia, lo dicono le emozioni, lo dicono anche i suoi tanti errori ed i suoi passi falsi, mi piace pensare che, dopo "The Big Picture" e soprattutto la famigerata "Candle In The Wind 1997", il punto più basso del suo percorso artistico, qualcuno gli abbia detto "Ma che stai facendo, tu sei meglio di così!", forse il rinascimento eltoniano non è iniziato proprio così, ma in ogni caso ha dato vita all'artista che chi indaga un po' più a fondo delle apparenze e delle frasi fatte ha oggi la fortuna di conoscere. A questo punto non si può più dare nulla per scontato, non credo che "The Diving Board" sarà il suo canto del cigno, ma ad oggi è una degna conclusione per un genio della melodia tanto fragile quanto testardo ed incrollabile, per la storia più bella ed affascinante del Pop. Ed allora che tacciano i detrattori superficiali, i ragazzini e quelli che "buoni i primi album ma poi basta", zitti tutti, canta Elton John. (https://www.debaser.it/recensionidb/ID_399...iving_Board.htm)





Cosa ne pensate? A un anno e mezzo dalla pubblicazione di TDB, siete d'accordo con il recensore? Oppure il tempo ha suscitato in voi delle perplessità?
 
Top
the bridge
view post Posted on 22/4/2015, 15:51     +1   -1




Assolutamente d'accordo!
Col tempo ho solo modificato il mio giudizio su alcuni brani rispetto al giudizio iniziale:
così è salita molto, nel mio gradimento, Jubilee (tra le migliori perle dell'album), mentre sono scese un tantino Oscar Wilde e, soprattutto, Blind Tom.
Ad oggi le mie canzoni preferite di TDB sono Jubilee, Oceans e Voyeur; seguono la scartata 5th avenue, home again, Mexican, i dreams n. 2 e 3 e la title track.
Ma l'album nel suo complesso rimane ottimo; tra i suoi album degli ultimi 30 anni lo piazzerei dietro solo a The Union.
 
Top
view post Posted on 22/4/2015, 18:47     +1   -1
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
3,961
Reputation:
+144

Status:


Uno dei rari casi in cui mi trovo completamente d'accordo con il recensore. E' una persona che conosce a fondo la discografia e la musica di Elton. Ascolto ancora con piacere TDB e a distanza di anni, la mia personale classifica dei dischi post-2000 e' la seguente:

1) The Captain & The Kid 8.5
2)The Diving Board 8
3) Songs from the West Coast 8
4) The Union 7.5
5) Peachtree Road 6.5
 
Top
madmanbb
view post Posted on 22/4/2015, 20:17     +1   -1




Io continuo a preferire decisamente SFTWC, il problema è che ormai difficilmente riesco ad appassionarmi a nuovi album, gli entusiasmi scemano dopo poche settimane e la maggior parte dei dischi non li riascolto più.
Non mi viene nessuna voglia di riascoltare per intero The Diving Board, mi piace ma lo tralascio volentieri
 
Top
deaconlee
view post Posted on 22/4/2015, 20:46     +1   -1




1. The Union 8,5
2. The Diving Board 8
3. The Captain and the Kid 7,5
4. SFTWC 7
5. Peachtree Road 6,5

I primi tre, tra l'altro, sono gli album di Elton che ascolto di più.
 
Top
view post Posted on 22/4/2015, 20:52     +1   -1
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
3,961
Reputation:
+144

Status:


Max, ma davvero dai solo mezzo punto in piu' a SFTW rispetto a PR?
 
Top
deaconlee
view post Posted on 22/4/2015, 21:14     +1   -1




CITAZIONE (alexo82 @ 22/4/2015, 21:52) 
Max, ma davvero dai solo mezzo punto in piu' a SFTW rispetto a PR?

Potrei abbassare a 6 Peachtree. Ma West Coast più di 7 riesco a dargli.
 
Top
theone91
view post Posted on 22/4/2015, 21:34     +1   -1




A un anno e mezzo di distanza continuo a ritenere TDB un grande album. Mi sento di riconfermare la recensione che io stesso postai all'epoca. Questa la mia personale classifica:

1) The Union: 8,5
2) The Diving Board: 8+
3) Songs from the West Coast: 8
4) The Captain and the Kid: 7,5
5) Peachtree Road: 7
 
Top
view post Posted on 22/4/2015, 21:52     +1   -1
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
3,961
Reputation:
+144

Status:


CITAZIONE (deaconlee @ 22/4/2015, 22:14) 
CITAZIONE (alexo82 @ 22/4/2015, 21:52) 
Max, ma davvero dai solo mezzo punto in piu' a SFTW rispetto a PR?

Potrei abbassare a 6 Peachtree. Ma West Coast più di 7 riesco a dargli.

Per la produzione?
 
Top
deaconlee
view post Posted on 23/4/2015, 08:43     +1   -1




CITAZIONE (alexo82 @ 22/4/2015, 22:52) 
CITAZIONE (deaconlee @ 22/4/2015, 22:14) 
Ma West Coast più di 7 riesco a dargli.

Per la produzione?

Varie cose. Anche se per il mio standard 7 è un bel voto (ci saranno non più di 10/12 di album di Elton pari o superiori)

Nel complesso sembra più una compilation che un album, non essendovi un filo conduttore che lega un brano all'altro.
Alcune canzoni spariscono nel tempo, cioè oggi Original Sin, Dark Diamond o Love Her Like Me mi danno oggi lo stesso desiderio di essere ascoltate del 90% dei brani degli '80-'90 (cioè zero).
Il piano suona "strano", un po' elettronico e il gioco dei volumi su pianoforte e voce (pompati al massimo) trasmette un senso di finto.
Alcune melodie mi dicono davvero poco (Wasteland, Red Shoes)
La produzione è ambivalente: a volte salva una melodia mediocre (Red Shoes ne è l'emblema), altre volte pasticcia con l'elettronica (Mansfield).

Per carità c'è una manciata di grandi brani. E soprattutto svolta epocale rispetto ai 20 anni precedenti: motivo per cui al momento dell'uscita mi sembrava un quasi capolavoro, sentito quello che c'è stato dopo quell'entusiasmo si è normalizzato.
 
Top
view post Posted on 23/4/2015, 15:19     +1   -1

eltoniano estremista

Group:
Member
Posts:
14,404
Reputation:
+7
Location:
provincia di firenze

Status:


CITAZIONE
Uno dei rari casi in cui mi trovo completamente d'accordo con il recensore. E' una persona che conosce a fondo la discografia e la musica di Elton. Ascolto ancora con piacere TDB e a distanza di anni, la mia personale classifica dei dischi post-2000 e' la seguente:

1) The Captain & The Kid 8.5
2)The Diving Board 8
3) Songs from the West Coast 8
4) The Union 7.5
5) Peachtree Road 6.5

In vita ci sono tantissime cose di fronte alle quali non riesco a farmi una ragione: questa classifica è una di quelle !!!! :(:( :( :(

Uno come bob, che ascolta dylan a manetta e che è un cultore di quel tipo di musica, secondo me, non può mettermi THE UNION al penultimo posto. Ok, capisco che non ti faccia impazzire come me e max, però ritenere rubuccia o roba di terza fila un album come questo secondo me è eccessivo. Io proprio non riesco a capire che cosa non ti ha preso di questo lavoro.


CITAZIONE
1. The Union 8,5
2. The Diving Board 8
3. The Captain and the Kid 7,5
4. SFTWC 7
5. Peachtree Road 6,5

Premettendo che condivido quasi totalmente la classifica di max ( fatta eccezzione per SFTWC che a me piace poco e che ho sempre messo all'ultimo posto ) ho ancora le sue considerazioni dei giorni post uscita ufficiale di The Diving Board : ritenevi quest'ultimo addirittura migliore di THE UNIONE !! :)...........................cosa ti ha fatto cambiare idea nel tempo ???

CITAZIONE
Io continuo a preferire decisamente SFTWC, il problema è che ormai difficilmente riesco ad appassionarmi a nuovi album, gli entusiasmi scemano dopo poche settimane e la maggior parte dei dischi non li riascolto più.

Beppe con l'andare del tempo sei diventato poppettone come andrea ??? :) :)
 
Top
view post Posted on 23/4/2015, 20:24     +1   -1
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
3,961
Reputation:
+144

Status:


CITAZIONE (deaconlee @ 23/4/2015, 09:43) 
CITAZIONE (alexo82 @ 22/4/2015, 22:52) 
Per la produzione?

Varie cose. Anche se per il mio standard 7 è un bel voto (ci saranno non più di 10/12 di album di Elton pari o superiori)

Nel complesso sembra più una compilation che un album, non essendovi un filo conduttore che lega un brano all'altro.
Alcune canzoni spariscono nel tempo, cioè oggi Original Sin, Dark Diamond o Love Her Like Me mi danno oggi lo stesso desiderio di essere ascoltate del 90% dei brani degli '80-'90 (cioè zero).
Il piano suona "strano", un po' elettronico e il gioco dei volumi su pianoforte e voce (pompati al massimo) trasmette un senso di finto.
Alcune melodie mi dicono davvero poco (Wasteland, Red Shoes)
La produzione è ambivalente: a volte salva una melodia mediocre (Red Shoes ne è l'emblema), altre volte pasticcia con l'elettronica (Mansfield).

Per carità c'è una manciata di grandi brani. E soprattutto svolta epocale rispetto ai 20 anni precedenti: motivo per cui al momento dell'uscita mi sembrava un quasi capolavoro, sentito quello che c'è stato dopo quell'entusiasmo si è normalizzato.

Io concordo sul fatto che la produzione, considerando il "dopo", e' a tratti ancora pesante ed inutilmente elettronica ma comunque non distrugge nessuna canzone, al massimo diventa un orpello inutile.
Non condivido la tua riflessione sul filo conduttore che mancherebbe, a me sembra untipico album pop/rock in cui i classici mid-tempo alla Elton la fanno da padrone. Forse solo Dark Diamond risulta essere meno vicino agli altri brani come sonorita' ed idea.
Riguardo il settaggio dei volumi, e' lampante che piano e voce siano stati iper-pompati ma non lo vedo come un "errore" di produzione ma come una precisa scelta stilistica per rimarcare anche dal punto di vista sonoro la differenza con gli album delle due decadi precedenti.
 
Top
view post Posted on 23/4/2015, 21:14     +1   -1
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
3,961
Reputation:
+144

Status:


CITAZIONE (giannolino @ 23/4/2015, 16:19) 
Uno come bob, che ascolta dylan a manetta e che è un cultore di quel tipo di musica, secondo me, non può mettermi THE UNION al penultimo posto. Ok, capisco che non ti faccia impazzire come me e max, però ritenere rubuccia o roba di terza fila un album come questo secondo me è eccessivo. Io proprio non riesco a capire che cosa non ti ha preso di questo lavoro.

Ma i primi 4 album sono tutti in un range di 1 voto (7.5-8.5). Non mi pare che sia una abissale differenza. L'unico che si stacca nettamente dagli altri e' Peachtree Road che oscilla tra il 6 e il 6.5.
 
Top
deaconlee
view post Posted on 23/4/2015, 21:43     +1   -1




CITAZIONE (alexo82 @ 23/4/2015, 21:24) 
Riguardo il settaggio dei volumi, e' lampante che piano e voce siano stati iper-pompati ma non lo vedo come un "errore" di produzione ma come una precisa scelta stilistica per rimarcare anche dal punto di vista sonoro la differenza con gli album delle due decadi precedenti.

Certo è una scelta, non un errore. Però la trovo una scelta discutibile e che personalmente mi infastidisce. Se prendi IWL, la voce è talmente filtrata, distorta e pompata che non sembra nemmeno la sua voce.
 
Top
theone91
view post Posted on 23/4/2015, 22:04     +1   -1




Però Max penso sia una scelta dettata dal fatto di voler produrre un album pop/rock, variegato e brillante. Logiche quindi le dinamiche soggiacenti ad esempio al settaggio dei volumi. Ovviamente se SFTWC fosse stato composto da 12 brani sulla falsariga di Birds non avrei apprezzato neanch'io simili scelte produttive, però nel complesso mi sembra che si sia riusciti a creare un certo equilibrio.
 
Top
33 replies since 22/4/2015, 13:46   470 views
  Share