......eltoniani fino in fondo o con morigeratezza ??

Anzitutto, bentornati ragazzi! È un piacere rileggervi dopo tutto questo tempo.

Cosa aggiungere. Io sostanzialmente mi trovo d'accordo con Alex, ma credo sia il classico iter che a un certo punto della vita intraprende ogni autentico appassionato di musica. Quando si esce fuori dai confini del proprio orticello, è normale ridimensionare le premesse iniziali o pregiudizi ormai avvertiti come iperbolici. Anche io ho smesso da tempo di stilare classifiche "oggettive" tra gli artisti, "limitandomi" a inserire Elton nel novero delle personalità rock più notabili del secolo scorso. Ma ciò non significa che io abbia svalutato la sua musica, anzi: il Sir rimane di gran lunga il mio cantautore preferito a livello emozionale, e i suoi capolavori resistono straordinariamente agli anni che passano. In questo sono d'accordo con Andrea: io sono un eltoniano fino in fondo! Dal vivo, effettivamente, il discorso cambia un po': le continue scalette-fotocopia (irredimibile tendenza del nostro, oggi radicalizzatasi più che mai: la setlist attuale è pressoché identica a quella del 2015...), la sua pigrizia (niente più concerti con Ray, né eventi speciali: e nel 2017, a cavallo del settantesimo anno e del cinquantennale con Bernie, appare davvero come un'occasione sprecata) e la sua svogliatezza (The Union e The Diving Board sono già nel dimenticatoio) hanno fatto perdere il mordente di una volta, ma i live comunque costituiscono ancora, almeno per quanto mi riguarda, un appuntamento irrinunciabile per molteplici fattori.

Per quanto concerne i social, ho cercato di adattarmi al meglio al nuovo modus operandi, ma anch'io, come voi tutti, preferivo di gran lunga il forum come spazio dialogico intergenerazionale, per sua natura organico e destinato a durare nel tempo: ancora oggi provo immenso piacere nel rileggere le discussioni degli anni scorsi, così sorprendentemente attuali.

Edited by theone91 - 16/3/2017, 21:02

Ciao a tutti ragazzi!

Questa discussione mi stuzzica, soprattutto per un motivo: io non ho mai considerato Elton John il migliore, né il mio preferito in senso assoluto. Lo considero tra i migliori e tra i miei preferiti.

Come ho già scritto in passato, mi sono avvicinato alla musica di Elton John nella seconda metà degli anni '90, quando comprai "Goodbye yellow brick road", "Don't shoot me", "Caribou" e "Honky chateau". Mi piaceva soprattutto "Goodbye yellow brick road", ma non era ancora abbastanza per metterlo sullo stesso livello dei miei amatissimi Beatles.

Vi premetto che per i Fab Four ho vissuto, soprattutto nel 1995, una febbre musicale ancora oggi ineguagliata da nessun altro artista di quella irripetibile generazione: avevo bisogno di ascoltarli come si ha bisogno dell'acqua.

Questo però è dovuto soprattutto al fatto che all'epoca avevo 22/23 anni, perciò vivevo le mie scoperte musicali con un trasporto emotivo che oggi non potrei più provare.

Tornando ad Elton, fu il 2007 il mio anno eltoniano per eccellenza. Scoprii tutti i suoi album nel giro di pochi mesi. Quando sentii "Madman across the water", "Tumbleweed connection" e "Elton John" capii che mi trovavo di fronte a degli autentici capolavori, tra i migliori album che avessi mai sentito in vita mia. E non ho cambiato opinione.

Però passato quel periodo eltoniano febbrile, "quasi" paragonabile a quello beatlesiano di una decina di anni prima, la febbre è scesa parecchio e ormai non lo ascolto quasi più.

Tirando le somme, se non avessi scoperto quei tre album straordinari, lo considererei un grande talento, soprattutto per l'incredibile capacità di scrivere decine e decine di canzoni, ma non un talento paragonabile ai più grandi.
Da quando li ho sentiti invece, sono convinto che Elton John sia un artista addirittura sottovalutato, persino da molti che lo apprezzano, ma che non hanno mai scoperto il suo repertorio iniziale.

I miei gusti musicali comunque sono piuttosto bizzarri. Non sono mai stato un integralista rock. Negli ultimi tempi nel mio lettore CD girano un album di Andrea Bocelli del 2006, uno di Celentano del 2002 e uno dei Fleetwood Mac del 1987. Inoltre sto scoprendo su youtube tutte le canzoni di Francesco Gabbani, vincitore dell'ultimo festival di Sanremo. Lo trovo molto bravo.

L'anno scorso ho scoperto molti album di Prince e dei Rolling Stones. Mentre confesso la mia ignoranza per quanto riguarda la grandi band americane cui accennava Gianni. Cercherò di rifarmi in futuro.
Tenete presente che da parecchi anni ascolto soprattutto la musica classica, non ho più molta voglia di ascoltare e riascoltare decine di volte lo stesso album pop/rock come facevo da giovane. Non ho più quella fame vorace, perciò sono meno motivato.